E’ arrivato il momento, siamo quasi al via del modello 730 2018 precompilato per la dichiarazione dei redditi anche quest’anno. Ecco tutte le detrazioni per pagare meno tasse, le istruzioni e gli importi, oltre le regole e le scadenze

Come ogni anno si va incontro alla presentazione della dichiarazione dei redditi che si può presentare tramite Modello 730 o Modello Unico in base alla tipologia di attività che si svolge. Vediamo di seguito chi, come e quando deve presentare ilModello 730 2018 per la dichiarazione dei redditi e informazioni e istruzioni 730 per una corretta compilazione del modello stesso, ricordando che è possibile anche compilare il 730 online per poi inviarlo direttamente in maniera telematica all’Agenzia delle Entrate.

Per la corretta compilazione del modello 730 precompilato 2018, i datori di lavoro devono inviare ogni anno all’Agenzia delle Entrate, quest’anno entro il 7 marzo, le Certificazioni Uniche (che, ricordiamo, sostituiscono il vecchio Cud) dei lavoratori dipendenti ed entro il 3 aprile devono inviare al lavoratore stesso il documento che certifica le somme corrisposte nel corso del 2017. Nella Cu sono riportati i dati che certificano dettagliatamente tutti i redditi corrisposti nel 2017. Grazie all’acquisizione delle CU, il 15 aprile l’Agenzia delle Entrate pubblicherà online il modello 730 precompilato 2018. Cadendo quest’anno il 15 aprile di domenica, l’operazione slitta a lunedì 16.

Chi deve fare il 730

Il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi deve essere presentato da tutti i lavoratori dipendenti e pensionati. In particolare il Modello 730 2018 deve essere compilato da tutti coloro che percepiscono:

  1. redditi di lavoro dipendente;
  2. redditi di pensione;
  3. redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  4. redditi dei terreni e dei fabbricati;
  5. redditi di capitale;
  6. redditi di lavoro autonomo per cui non è richiesta la Partita Iva;
  7. alcuni redditi soggetti a tassazione separata.

Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi coloro che percepiscono solo redditi derivanti da:

  1. abitazione principale;
  2. rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  3. alcuni redditi esenti, come pensioni di guerra o alcune borse di studio;
  4. coloro che percepiscono solo redditi soggetti a imposta sostitutiva o ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

In tutti questi casi appena riportati, l’esenzione vale solo se i redditi vengono corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o da più sostituti a condizione che siano certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio. Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione anche coloro che percepiscono determinati redditi rientranti in limiti specifici. In particolare, si tratta dei redditi da lavoro, pensione, terreni o mantenimento, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, che risultino inferiori a:

  1. 8.000 euro per chi ha meno di 75 anni;
  2. 7.750 euro per chi ha più di 75 anni e sia in pensione da almeno un anno;
  3. 7.500 euro per i pensionati già in pensione da almeno un anno e per l’assegno periodico corrisposto dal coniuge e comprese altre tipologie di reddito, che non comprendono, però, l’assegno per il mantenimento dei figli;
  4. 4.800 euro per attività non esercitate abitualmente o da lavoratori autonomi;
  5. 500 euro per i redditi di terreni e fabbricati a condizione che il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni.

Come funziona e come scaricare 730 precompilato

Dal 2016, i contribuenti italiani ricevono il modello 730 precompilato. Solitamente ogni anno l’Agenza delle Entrate rende disponibile il modello 730 online precompilato il 15 aprile, data che quest’anno slitterà al 16 considerando che il 15 è domenica. Il modello 730 precompilato contiene già tutti i dati del contribuente noti al Fisco, derivanti dall’incrocio di diverse informazioni che sono racchiuse nella banca dati della cosiddetta Anagrafe tributaria con quelle ottenute direttamente da determinati operatori, obbligati all’invio dei dati tramite il sistema della Tessera Sanitaria, come banche, assicurazioni, medici, veterinari, e alcune spese che si possono portare in detrazione, come quelle sanitarie, che vengono trasmesse automaticamente nel momento in cui vengono effettuate attraverso la trasmissione del cosiddetto scontrino parlante.

Ogni contribuente può scaricare il proprio modello 730 online precompilato direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal sito Inps, per controllare che tutti i dati inseriti siano corretti ed effettuare eventuali correzioni o aggiungere ulteriori dati per poi trasmettere il modello 730 precompilato rivisto, esclusivamente in via telematica, alle stesse Entrate o presentarlo a Caf o altri intermediari che si occuperanno poi di trasmettere il 730 precompilato 2018 all’Agenzia delle Entrate. Per apportare correzioni e modifiche o per inserire dati mancanti o integrazioni, bisognerà attendere il prossimo 2 maggio, quando le Entrate daranno il via alla possibilità di accesso e revisione del modello 730 precompilato.

Per informazioni, chiarimenti ed eventuale assistenza per scaricare il modello 730 online precompilato è possibile contattare l’Agenzia delle Entrate ai seguenti numeri 848.800.444 da telefono fisso: 848.800.444, 06.96668907 da telefono cellulare, e 0039.06.96668933 dall’estero. I numeri sono pagamento e attivi dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13.

Quando scade il 730: date da ricordare

Sono in tanti coloro che si chiedono quando si presenta il 730. Le scadenze da ricordare per la presentazione del modello 730 2018 sono le seguenti:

  1. 7 luglio 2018, per l’invio delle dichiarazioni dei redditi presentate dai sostituti d’imposta. Ma cadendo quest’anno il 7 luglio di sabato, la scadenza slitta automaticamente al 9 luglio 2018.
  2. 23 luglio 2018, per chi invia il modello 730 precompilato.

Stesse date di scadenza previste per la presentazione del modello 730 2018 ordinario e quindi 7 luglio 2018, che slitta al 9, per la presentazione ai sostituti d’imposta e 23 luglio 2018 per la presentazione diretta da parte di caf e professionisti

Rimborso 730 in busta paga: quando avviene

Chi non opta per il modello 730 compilato ma sceglie la compilazione del classico modello 730 cartaceo può rivolgersi al proprio sostituto d’imposta, che sia datore di lavoro o ente pensionistico, che abbia comunicato di prestare assistenza fiscale per l’anno in corso o a Caf, patronati o al proprio commercialista. In questi casi, il contribuente non deve consegnare il modulo all’Agenzia delle Entrate perché sarà il Caf, il commercialista o altro intermediario scelto ad occuparsi dell’invio del modello 730 alle Entrate.

In caso di rimborso dell’imposta o di saldo a debito da parte del contribuente, le somme vengono versate al contribuente o trattenute direttamente dalla busta paga o dalla pensione. Il rimborso in busta paga di quanto previsto dal 730 viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate ed erogato tramite modalità di accredito indicate. Il rimborso può essere effettuato anche con sostituto di imposta: in tal caso, lo stesso sostituto ha il compito di effettuare i rimborsi o trattenere le somme dovute a titolo di acconto, saldo Irpef, di imposte sostitutive o addizionali.

Cosa si può scaricare dal 730: spese previste

Il modello 730 permette di scaricare diversi spese che danno diritto a detrazioni e che sono, in particolare:

  1. contributi previdenziali;
  2. spese sanitarie e mediche;
  3. spese universitarie;
  4. spese funebri;
  5. spese sostenute per la frequenza dell’asilo dei propri figli;
  6. premi assicurativi;
  7. interessi passivi sui mutui;
  8. spese per canoni di leasing di immobile adibito ad abitazione principale;
  9. spese sostenute per lavori di ristrutturazione della propria abitazione;
  10. spese per interventi finalizzati al risparmio energetico;
  11. spese per l’acquisto o la costruzione di immobili dati in locazione;
  12. spese per l’acquisto di mobili rientranti nel bonus mobili 2018 per immobili oggetto di ristrutturazioni;
  13. detrazioni per gli inquilini con contratto di locazione riconosciute in base al valore del reddito complessivo;
  14. contributi colf, badanti e lavoratori domestici in generale;
  15. contributi per la previdenza complementare;
  16. spese veterinarie per la cura e l’assistenza degli animali domestici;
  17. spese rientranti nel nuovo sismabonus.

Ricordiamo, infatti, che da quest’anno sono previste detrazioni più ampie per le spese sostenute per gli interventi antisismici effettuati su parti comuni di edifici condominiali e per gli interventi su edifici che comportano una riduzione della classe di rischio sismico.

Tutte le altre spese sostenute che non vengono direttamente acquisite dalle Entrate, possono essere inserite direttamente dal contribuente, o da altro intermediario cui eventualmente ci si rivolge per la compilazione del modello 730, nell’apposita sezione relativa alle spese detraibili, quadro E ‘Oneri e spese’.

FONTE: BUSINESSONLINE

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