Oggi non esiste persona che non abbia un conto in banca: poiché la moneta elettronica ha praticamente sostituito quella tradizionale, tutti possiedono un conto sul quale far transitare il proprio danaro. I vantaggi sono molteplici: tra questi, considera solamente la maggiore sicurezza nelle transazioni e il rischio praticamente azzerato di smarrire i soldi quando si esce. Inoltre, oggi gli istituti di credito mettono a disposizione conti corrente per tutte le tasche. Da diverso tempo, ogni conto deve essere munito di un codice iban, senza il quale non è possibile poter effettuare o ricevere bonifici. Ti sei mai chiesto se dal codice iban si può risalire all’intestatario del conto? In altre parole, se sei a conoscenza delle coordinate iban di un individuo, ma non ne conosci l’identità, puoi risalire al suo conto e al suo nominativo? Ci sono rischi se una persona risale al tuo conto dal codice iban? Se cerchi risposte a queste domande, sei nel posto giusto. Prosegui nella lettura.

Cos’è l’iban?

Prima di vedere se dal codice iban si può risalire all’intestatario del conto, spieghiamo prima di cosa si tratta. Ebbene, devi sapere che codice iban e numero di conto corrente sono strettamente legati, in quanto l’iban è quella coordinata bancaria che ha individua in modo univoco un determinato conto corrente e, al tempo stesso, il suo intestatario.

A cosa serve il codice iban?

Il codice iban non solo identifica il conto corrente, ma serve a rendere possibile l’effettuazione di alcune specifiche operazioni bancarie, in primis i bonifici, sia in uscita che in entrata. Nella prima ipotesi, sarà sufficiente essere a conoscenza dell’iban del destinatario per poter effettuare l’accredito, mentre nel secondo caso è sufficiente comunicare al mittente il proprio codice iban.

Altra operazione che l’iban consente di fare è l’accredito dello stipendio o della pensione: per fare ciò, occorre comunicare tali coordinate al datore di lavoro o all’ente pensionistico e ricevere ogni mese i soldi in entrata. L’iban, inoltre, permette anche le domiciliazioni, cioè il pagamento automatico delle bollette previa autorizzazione al proprio istituto di credito.

Codice iban: com’è composto?

Dal codice iban si può risalire all’intestatario del conto? Quanto sto per dirti risponderà parzialmente alla domanda. Il codice iban è composto, in Italia, di ventisette caratteri alfanumerici: ognuno di essi, singolarmente o, più spesso, insieme ad altri, serve a fornire una specifica indicazione. Ad esempio, le prime due lettere indicano il Paese di provenienza del conto (IT sta per Italia, ovviamente; GB per Regno Unito, mentre DE per Germania).

Devi sapere che le ultime dodici cifre del codice iban corrispondono proprio al conto corrente cui si riferisce. In pratica, quindi, dal codice iban si può risalire senz’altro al conto; altra cosa, però, è l’intestatario.

Dall’iban si può risalire al correntista?

Dal codice iban si può risalire al numero di conto corrente, ma non al suo titolare, cioè al correntista.  Grazie al codice iban è possibile capire in quale Paese e su quale istituto bancario è aperto un determinato conto, ma non si può capire chi ne sia concretamente il titolare. In altre parole, quindi, dalle coordinate iban si possono trarre informazioni molto utili a proposito del conto corrente, dell’istituto di credito e del Paese di provenienza, ma non sull’identità dell’intestatario, il quale potrebbe essere sia una persona fisica che una persona giuridica (un’impresa, ad esempio).

Si può verificare un codice iban?

Abbiamo detto che dal codice iban non si può risalire all’intestatario del conto: pertanto, se devi fare un bonifico e hai dei dubbi sulla correttezza delle coordinate che ti sono state fornite, faresti bene a contattare colui che te le ha date per chiederne conferma.

Esiste tuttavia un altro modo per verificare la regolarità di un codice iban: ci sono diversi siti internet (tipo quello che puoi trovare cliccando qui) che mettono a disposizione un servizio che ti consente di “passare al setaccio” un codice iban al fine di provarne la validità.

In altre parole, inserendo il codice in tuo possesso, ti verrà detto se esiste e corrisponde effettivamente ad un conto corrente. Non ti dirà, però, a chi è intestato.

È addirittura possibile fare il contrario, cioè ottenere il codice iban inserendo le coordinate bancarie (numero del conto corrente) di un altro individuo.

Quali rischi nel conoscere il numero del conto corrente?

Dal codice iban non si può risalire all’intestatario del conto, ma si può risalire al numero del conto corrente; questo l’abbiamo detto. È possibile che qualche malintenzionato, sfruttando l’iban, risalga al conto per compiere qualche operazione illecita? È possibile che vengano effettuati prelievi indebiti?

Ti tranquillizzo subito: conoscendo il codice iban o il numero di conto corrente di una persona, quello che si può fare è, al massimo, effettuare un accredito a suo favore; il contrario, cioè l’operazione di prelievo, non è possibile, in quanto occorrerebbe sempre il consenso espresso del correntista.

Ovviamente i truffatori ne sanno una più del diavolo e, quindi, non sono sconosciuti i casi in cui poveri risparmiatori si sono visti prosciugare il conto senza sapere nulla. Ciò può accadere, però, non perché si è a conoscenza delle coordinate bancarie, ma perché evidentemente è stata compiuta qualche altra operazione illecita, tipo la falsificazione dei documenti personali oppure l’hackeraggio del computer al fine di carpire la password ed accedere al sistema di home banking.

Ciò detto, conoscere le coordinate bancarie, magari anche risalendo al numero di conto dal codice iban, non comporta alcun rischio.

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