Basta firme sulle carte di credito come spiega un articolo sul corriere della Sera, ed è interessante anche andare oltre sulle migliori carte, ma anche i costi nascosti.

Anche la carta di credito è oggetto di evoluzioni. Se fino a poco tempo era considerata il simbolo per eccellenza dell’innovazione e della semplicità per via della possibilità di sbarazzarsi dei contanti, adesso fa un passo in avanti. La firma post transazione diventa un ricordo e sarà sufficiente il pin o il chip di riconoscimento per confermare il tutto. La questione è viva negli Stati Uniti e tutti i player si stanno adeguando. I primi sono stati American Express, Amex, Discover e Mastercard e a seguire è stato il turno di Visa. Il passaggio dagli States al resto del mondo, Italia inclusa, sarà altrettanto breve. C’è poco da meravigliarsi (o da scandalizzarsi nel caso di chi è poco avvezzo con le nuove tecnologie) perché si tratta solo del riconoscimento di qualcosa che è già in corso ovvero dell’adeguamento ai sistemi di pagamento sul web.

Tutte le volte che acquistiamo un bene o un servizio su Internet ovvero su qualsiasi portale di ecommerce, anche in Italia, non abbiamo alcunché da firmare: basta il pin. E in realtà, anche in molti negozi fisici – perfino al supermercato – si va avanti a colpi di chip contactless e scansione dell’iride. In ogni caso, non ci sarà un cesura netta e il passaggio sarà graduale ovvero è lecito credere che almeno nella prima fase potrà essere richiesta anche la firma sullo scontrino a conferma dell’autenticità del soggetto pagatore. Le incertezze riguardano proprio quei Paesi come l’Italia che sembrano piuttosto allergici ai pagamenti con moneta elettronica, continuando a preferire i contanti. Statistiche alla mano, solo due Paesi in Europa ricorrono con maggiore frequenza alle banconote e si tengono alla larga da pos e carte di credito.

Stop alle commissioni non valide e pagamenti più sicuri

Lo spunto per chiedere l’azzeramento delle commissioni è arrivato dai recenti provvedimenti di sanzione ai danni di alcune delle principali piattaforme web impegnate nel settore del turismo. Per il Movimento difesa del cittadino Abruzzo, le multe dell’Antitrust ai danni dei vari edreams, gotogate, govolo, lastminute, opodo e volagratis deve spingere a rivedere gli strumenti di pagamento e le loro condizioni. A suo dire non si capisce perché debba essere applicato un supplemento di prezzo a seconda della carta di pagamento utilizzata per l’acquisto di voli. Tra l’altro, la pratica credit card surcharge è già vietata in Italia dal Codice del consumo e in Europa dalla direttiva PSD2 sui servizi di pagamento. Come fa notare il sodalizio Mdc, non solo siamo davanti a un ostacolo per lo sviluppo del commercio elettronico, ma anche all’imposizione all’utente di un costo da cui non può sottrarsi.

La lista delle contestazioni mosse dall’Antitrust e riprese dal Movimento difesa del cittadino Abruzzo prende le mosse dal credit card surcharge ovvero i supplementi di prezzo applicati nel caso di pagamento con alcune ben precise carte di credito. E siccome i problemi sono all’ordine del giorno e sono sempre più raffinate e in grado di cogliere alla sprovvista anche gli utenti più attenti, è allora importante riuscire a fare le scelte giuste. In linea di massima, quando si tratta di pagamenti diffidare di qualunque richiesta di dati, scrivere l’indirizzo web della banca direttamente l’indirizzo nella barra di navigazione, non cliccare su link presenti su email e SMS, verificare l’autenticità della connessione con la banca, controllare con buona frequenza le movimentazioni del conto corrente, diffidare dagli invita a scaricare documenti e programmi.

Di più: aggiornare costantemente sistema operativo e software del PC, fare riferimento solo a update ufficiali, installare solo programmi di cui è possibile verificare la provenienza, fare attenzione a peggioramenti delle performance del PC.

Migliori carte di credito

Quale scegliere? La tipologia è vasta e passa dalle carte prepagate da ricaricare con l’importo desiderato, dalle revolving che prevedono l’applicazione di un tasso di interesse sulle utilizzate, da quelle a saldo legate a un conto corrente bancario e da quelle senza conto corrente. Tra le tante vale la pena segnalare quella PayPal, se non altro perché in caso di truffa su molti siti, come eBay, è più facile ottenere il rimborso. Altre soluzioni in pista sono Discover it – Cashback Match e Citi Double Cash Card – Offerta BT a 18 mesi.

Differente è il caso della Postepay di Poste Italiane, che di positivo esibisce la non indispensabilità di attivare un conto corrente. La carta è pensata per prelevare denaro, fare acquisti, effettuare ricariche. Può essere acquistata presso gli uffici postali e grazie ai circuiti Postamat, Visa e Visa Electron è utilizzabile in Italia e all’estero, su Internet e negli uffici postali.

E Poste Italiane….

Poste Italiane non vuole farsi trovare impreparata alla sfida della modernità. Soprattutto in virtù del ruolo di più grande operatore che riveste in Italia nel settore dei pagamenti con oltre venticinque milioni di carte emesse. E quale occasione migliore per avviare questo percorso di innovazione se non quella di avviare una collaborazione con Talent garden, lo spazio co-working fondato da Davide Dattoli presente in diverse città europee? Non è un mistero, quindi, che Poste Italiane studia la moneta del futuro. E i pagamenti innovativi.

Il progresso tecnologico che sta rivoluzionando letteralmente il processo produttivo e le abitudini di milioni di individui. I cambiamenti epocali riguardano tutti gli aspetti che sembravano essere ormai giunti a uno stadio definitivo. E invece non è così. Anche le modalità di pagamento sono interessate da queste novità. E proprio in ragione di questo Poste Italiane, la più grande società in questo settore, almeno in Italia, non può restare indietro in questa corsa. Ecco perché l’azienda studia la moneta del futuro come sottolineato nel suo ultimo piano industriale.

Rivestire il ruolo di leader nei pagamenti significa rafforzarsi sulla sicurezza e creare servizi a valore aggiunto per intercettare clienti privati, mondo delle imprese e della pubblica amministrazione. La contaminazione con idee innovative, anche attraverso gli hackaton, potrà aiutare a intercettare i progetti più brillanti. L’obiettivo è creare valore, anche con l’aiuto della pubblica amministrazione perché Poste Italiane si pone sempre di più come un attore capace di aiutare a creare quell’ecosistema digitale utile a imprese, clienti e Pubblica Amministrazione.

FONTE: BUSINESSONLINE

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